mercoledì, settembre 22, 2010
PULIRE UBUNTU
1- Pulizia della cache dei programmi installati.
– Da terminale:
sudo apt-get clean
2- Pulizia dei programmi non più installati.
– Da terminale:
sudo apt-get autoclean
3- Dalla versione 6.10 di Ubuntu c’è un terzo comando che è molto più che consigliato, perché va a pulire anche le eventuali dipendenze non più utilizzate da programmi precedentemente installati.
– Da terminale:
sudo apt-get autoremove
4- Potremmo fermarci qui che andrebbe già benissimo, ma se vogliamo abbiamo a disposizione anche il seguente comando che dovrebbe pulire i pacchetti orfani non precedentemente identificati.
– Da terminale:
sudo apt-get install deborphansudo apt-get remove --purge `deborphan`
5- Ed infine la pulizia del file di configurazione.
– Da terminale:
sudo dpkg –purge `COLUMNS=300 dpkg -l "*" egrep "^rc" cut -d -f3`
giovedì, settembre 24, 2009
mercoledì, luglio 22, 2009
come montare hard disk e penne usb
facciamo , l'esempio che vogliamo installare un nuovo hard disk nel nostro sistema
per prima cosa dobbiamo creare il punto di montaggio del disco
quindi da terminale scriviamo sudo mkdir /mnt/disco
così creaimo una cartella chimata disco dentro mnt
adesso dobbiamo vedere come il sistema vede il nuovo disco rigido guardiamo dentro la cartella dev e cerchiamo il nome che linux assegna al nuovo disco rigido potrebbe essere hdb1 o sdb1 se serial ata, per visualizzare in modo corretto i vari nomi che linux assegna ai vari dischi ci viene in aiuto pure comando fdisk con la seguente sintassi:
sudo fdisk -l
Mettiamo il caso che il nostro nuovo disco viene visto come sdb1 per poterlo utilizzare adesso digitiamo
sudo mount /dev/sdb1 /mnt/disco
adesso possiamo utilizzare il disco premetto che il nuovo disco dovrebbe già essere formattato per poterlo utilizzare.
per smontare il disco si scrive sudo umount /mnt/disco
Utilizzando il comando mount cosi come habbiamo fatto riusciamo ad utilizzare il disco però se riavviamo il sistema perderemo accessibbilità al disco per fare rimanare i permessi di accesso anche al successivo riavvio della macchina si deve modificare il file fstab.
Modifiche da effettuare al file fstab
digitiamo sudo gedit /etc/fstab
e alla fine del file di testo digitiamo la seguente riga
/dev/sdb1 /mnt/disco ext3 defaults,auto,user 0 0
se la partizione non è ext3 si deve cambiare con la partizione giusta del vostro disco.
se volete far apparire l'icona del vostro disco sul desktop dovrete digitare:
sudo ln -fs /mnt/disco /home/nomeutente/Desktop/hard-disk
mercoledì, marzo 11, 2009
GuidaWiFi
Preparativi
Installazione dei pacchetti necessari
Prima di procedere è necessario installare il pacchetto wireless-tools.
Configurazione del router
Inizialmente è consigliato configurare router wireless come una «rete aperta», disabilitando tutte le politiche di sicurezza come WEP e WPA. In ogni caso sarà necessario configurare il «Nome della rete» (ESSID) all'interno della configurazione del router.
Installazione e configurazione della scheda di rete
Alcune schede wireless funzionano senza problemi, specialmente quelle equipaggiate con chipset Orinoko, Prism2 e Atheros. Nel caso in cui la propria scheda non fosse stata correttamente riconosciuta o non dovesse funzionare è utile consultare la guida a ndiswrapper.
Identificazione dell'interfaccia di rete
Per conoscere il nome assegnato alla scheda di rete è sufficiente digitare il seguente comando all'interno di una finestra di terminale:
iwconfig
Il risultato del precedente comando dovrebbe essere simile al seguente:
lo no wireless extensions.
eth0 no wireless extensions.
sit0 no wireless extensions.
wlan0 unassociated ESSID:off/any
Mode:Managed Channel=0 Access Point: 00:00:00:00:00:00
Bit Rate=0 kb/s Tx-Power:off
Retry:on RTS thr:off Fragment thr:off
Power Management:off
Link Quality:0 Signal level:0 Noise level:0
Rx invalid nwid:0 Rx invalid crypt:0 Rx invalid frag:0
Tx excessive retries:0 Invalid misc:0 Missed beacon:0
![]() | Se tutti i dispositivi elencati dovessero avere la dicitura «no wireless extensions» ciò potrebbe essere dovuto ad un mancato riconoscimento della scheda. In tal caso consultare la guida a ndiswrapper. |
Configurare la scheda di rete in Ubuntu
Fare clic su Sistema -> Amministrazione -> Rete per aprire Amministrazione di rete.
Una volta avviato lo strumento di amministrazione, verranno elencate una serie di schede di rete attualmente installate e riconosciute dal sistema. Sotto la voce «Configurazione wireless» dovrebbe comparire la dicitura «L'interfaccia wlan0 non è configurata». Per configurare connessione è sufficiente selezionarla dunque fare clic su «Proprietà».
Nella finestra delle proprietà sarà necessario inserire nel campo «Network Name (ESSID):» l' ESSID assegnato in precedenza al proprio router; se si ha disabilitato la codifica WEP è possibile lasciarlo vuoto. Una volta configurati tutti i parametri fare clic su «OK».
Se presente, selezionare l'interfaccia «eth0» e disattivarla; in linea generale è consigliato disattivare tutte le interfacce di rete relative alle altre schede. Selezionare la connessione senza fili (nell'esempio «wlan0») e fare clic sul pulsante «Attiva». Per verificare l'avvenuta connessione è sufficiente avviare un browser e navigare. In alternativa è possibile verificare la propria connessione ad Internet con il comando ping. Aprire una finestra di terminale e digitare il seguente comando:
ping -n 4.2.2.2 -c 4
Il risultato del precedente comando dovrebbe essere simile al seguente:
PING 4.2.2.2 (4.2.2.2) 56(84) bytes of data
64 bytes from from 4.2.2.2: icmp_seq=1 ttl=205 time={some value}
64 bytes from from 4.2.2.2: icmp_seq=2 ttl=205 time={some value}
64 bytes from from 4.2.2.2: icmp_seq=3 ttl=205 time={some value}
64 bytes from from 4.2.2.2: icmp_seq=4 ttl=205 time={some value}
![]() | Nel caso in cui il risultato dovesse essere simile a «Destination host unreachable» o «request timed out» ciò segnalarebbe la presenza di qualche errore nella configurazione. |
Per verificare che i DNS siano stati impostati correttamente è sufficiente utilizzare il comando ping con un nome di dominio. Quello che segue è un esempio:
ping google.com -c 4
Il risultato dovrebbe essere simile al seguente:
PING google.com (216.239.37.99) 56(84) bytes of data
64 bytes from from 216.239.37.99: icmp_seq=1 ttl=205 time={some value}
64 bytes from from 216.239.37.99: icmp_seq=2 ttl=205 time={some value}
64 bytes from from 216.239.37.99: icmp_seq=3 ttl=205 time={some value}
64 bytes from from 216.239.37.99: icmp_seq=4 ttl=205 time={some value}
Nel caso si riceva un errore simile a «unknown host» è necessario controllare se gli indirizzi dei DNS.
Configurare la scheda di rete in Kubuntu
Fare clic su Menu K -> Impostazioni di sistema -> Connessioni.
Una volta avviata l'applicazione, fare clic su «Modalità amministratore» dunque selezionare la scheda «Rete senza fili».
All'interno della «Configurazione 1» la casella «Interfaccia: rileva automaticamente?» dovrebbe avere già il segno di spunta e nel relativo campo dovrebbe essere mostrata la scheda di rete rilevata automaticamente dal sistema. Se così non fosse, è possibile impostare manualmente il nome della scheda precedentemente identificata con iwconfig.
Se si ha scelto la protezione WEP, il campo <Nome di rete» può essere lasciarlo vuoto.
Una volta configurata la rete, fare clic sul pulsante «Attiva» che si trova vicino alla scelta della configurazione da caricare (la numero 1) e poi fare clic su «Applica» per salvare le impostazioni.
Per verificare l'avvenuta connessione è sufficiente avviare un browser e navigare.
![]() | In alternativa è possibile configurare la rete senza fili con KWiFiManager, raggiungibile da Menu K -> Internet -> KWiFiManager (Gestione LAN senza fili). Per maggiori informazioni è possibile consultare il manuale in italiano. |
Configurare la scheda di rete da riga di comando
Se è possibile navigare il web la scheda è configurata e funzionante. In caso contrario è possibile farla funzionare configurandola da riga di comando. Aprire una finestra di terminale e digitare il seguente comando:
ifconfig
Verrà stampata a schermo la lista delle schede di rete presenti nel sistema. L'interfaccia di rete LAN cablata è solitamente chiamata «eth0». Per disattivare tale interfaccia è sufficiente digitare il seguente comando:
sudo ifdown eth0
Ripetere tale operazione per tutte le interfacce di rete, esclusa l'interfaccia di loopback «lo». Una volta disabilitate tutte le interfacce digitare il seguente comando per abilitare la scheda di rete senza fili:
sudo ifup wlan0
Controllare con il comando ifconfig se il procedimento è andato a buon fine e verificare l'avvenuta connesione provando a navigare il web oppure utilizzando il comando ping. Nel caso in cui la rete non dovesse ancora funzionare digitare i seguenti comandi:
iwconfig wlan0 mode managed
iwconfig wlan0 channel 11
iwconfig wlan0 essid networkname
La dicitura «mode managed» specifica la modalità con la quale stabilire la connessione al un router wireless. I parametri «channel» e «essid» devono essere adattati alla configurazione del router.
![]() | Ogni scheda di rete possiede un numero identificativo univoco chiamato indirizzo MAC. Molti router wireless consentono di restringere l'accesso a degli indirizzi MAC specifici. È possibile reperire l'indirizzo MAC della propria scheda senza fili con il comando ifconfig wlan0, sostituendo la dicitura «wlan0» con il nome della propria scheda di rete. L'indirizzo dovrebbe comparire sulla prima riga, dopo «HWaddr». |
NetworkManager
Al momento è possibile impostare la rete solamente con il servizio DHCP. Il supporto per IP statici sarà implementato nelle prossime versioni.
martedì, marzo 10, 2009
Configurazione Ethernet
#sul sistema e come attivarle.
#Per maggiori informazioni, consultare interfaces(5).
# L'interfaccia di rete di loopback
auto lo
iface lo inet loopback
address 127.0.0.1
netmask 255.0.0.0
#DHCP
auto eth0
iface eth0 inet dhcp
# "auto eth0" il dispositivo eth0 si attiva in automatico al boot
# "iface eth0 inet dhcp" l'interfaccia iface eth0 deve avere
#un indirizzo nello spazio IPV4 e si configura in auto con DHCP
# se la rete ed il server DHCP sono configurati nn necessitano
#altre configurazioni. Il DHCP fornisce il gateway (comando route)
# l'IP (comando ifconfig) e viene usato un server DNS sulla rete
#(file /etc/resolv.conf)
#STATICO
iface eth1 inet static
address 192.168.0.2
netmask 255.255.255.0
gateway 192.168.0.1
#verificare se il dispositivo è eth0 o eth1 ecc..
# è necessario specificare manualmente i server DNS in /etc/resolv.conf, che dovrebbe contenere qualcosa tipo:
search miodominio.it
nameserver 192.168.0.1
nameserver 4.2.2.2
# prova anche: search com
# La chiave search specifica la stringa che viene accodata ad un
#nome di host incompleto.
# ln questo caso è stato specificato com. Pertanto quando viene
#eseguito il comando ping ubuntu,
# questo viene interpretato come ping ubuntu.com.
lunedì, dicembre 22, 2008
HAMACHI GUIDA E UTILIZZO
E' disponibile per WIN, OSX ed LNX.
OSX:
iniziamo con lo scaricare hamachi e i driver tuntap (attenzione alla ver. di osx)
quindi cliccate qui per scaricare hamachi: http://files.hamachi.cc/osx/hamachi-...-20-osx.tar.gz
estraete hamachi sul desktop ed aprite il Terminale; digitate i seguienti comadi
cd Desktop/hamachi-0.9.9.9-20-osx
sudo ./install
inserita la password di amministratore
a questo punto estraete i file allegati ed installate tutti e tre i pacchetti. i pacchetti richiedono la password di amministratore.
ora ritornate al Terminale e date
sudo tuncfg
inserite la password di amministratore
hamachi adesso è installato è pronto all'uso. per prima cosa bisogna inizializzarlo, quindi date sempre da Terminale
hamachi-init
ora hamachi è pronto. dando
hamachi help
esce una lista di tutti i parametri del programma per poter accedere ad una rete o crearne una vostra.
LINK UTILI:
http://wiki.ubuntu-it.org/InternetRete/ConfigurazioneRete/Hamachi?highlight=(hamachi)
http://www.hamachi.it/
giovedì, ottobre 30, 2008
WPA Supplicant
Per istruzioni consulta questo link:
http://wiki.ubuntu-it.org/Hardware/DispositiviSenzaFili/WpaSupplicant
domenica, ottobre 26, 2008
Musica e Ubuntu
Ubuntu: fare musica sul serio

Per fare musica seriamente con Ubuntu bisogna usare Ardour (o Rosegarden), Hydrogen, Jack e Qsynth, più qualche VST e qualche altro accessorio. Questa non è una guida per fare musica su Linux ma su come configurare bene Ubuntu per fare musica. Per usare i programmi suddetti, ci sono bellissime guide in giro, soprattutto questa:
http://rosegarden.sourceforge.net/tutorial/en/chapter-0.html
Visto il link? Se volete provare a usare quel po' po' di roba, ecco come si configura Ubuntu Hardy.
Nota: queste istruzioni le tengo aggiornate man mano che scopro qualche cosina sfiziosa in più o correggo qualche errore. Cominciamo:
Se non l'avete già fatto in precedenza, dobbiamo aggiungere i repository di Medibuntu.
sudo wget http://www.medibuntu.org/sources.list.d/hardy.list -O /etc/apt/sources.list.d/medibuntu.list
A questo punto aggiorniamo:
sudo apt-get update && sudo apt-get install medibuntu-keyring && sudo apt-get update
Ma adesso dobbiamo fare una cosa strana... Dovete sapere che quando usate il MIDI con Windows in realtà perdete molti piccoli "battiti" perché il kernel di Windows preferisce dare precedenza a certi processi e programmi piuttosto che alla musica e quindi qualche cosa può "saltare" mentre fate musica. Il che va anche bene per fare piano bar, ma non certo se dovete fare una registrazione professionale. Il kernel di Linux che viene dato con Ubuntu non è assolutamente fatto per la musica: è ottimo per applicazioni server. Quello di Windows è una via di mezzo, in sostanza pessimo sia per server sia per musica. Per attivare una versione del kernel di Linux che sia adatto per fare musica (così com'è, è inutilizzabile) dobbiamo caricare un kernel diverso, fatto apposta. È facilissimo e del tutto indolore, non preoccupatevi:
sudo apt-get install linux-rt
Se vi chiede di riavviare non fatelo. Prima bisogna dare i permessi agli utenti per usare il kernel lowlatency. Aprite limits.conf:
sudo gedit /etc/security/limits.conf
e prima della riga "
#End of file
" aggiungete queste linee:@audio - rtprio 99
@audio - nice -10
A questo punto dobbiamo dire a Linux che deve usare il MIDI. Apriamo il gestore di moduli del kernel:
sudo gedit /etc/modules
e aggiungiamo:
snd-seq-device
snd-seq-midi
snd-seq-oss
snd-seq-midi-event
snd-seq
Poi dovete riavviare. Non avete fatto nulla di definitivo: quando avviate il PC premendo ESC potete scegliere se partire col kernel "musicale" o con quello che avevate prima.
Ho notato che su alcuni PC, specie quelli con driver proprietari (quindi Nvidia, in genere) il kernel rt dà qualche problema, e spesso accade che non fa partire la grafica. Niente paura: a parte che è sempre possibile tornare indietro avviando con il kernel precedente (premendo ESC quando fa il conto alla rovescia all'avvio del PC), basta riconfigurare l'interfaccia grafica di Ubuntu: partite con il kernel rt in modalità recovery (sempre premendo ESC all'avvio mentre fa il conto alla rovescia su Grub) selezionando cioè la seconda opzione, e quando ve lo chiede ditegli di riconfigurare xorg e tutto il resto. Partirà bene, in grafica, ma senza i driver proprietari Nvidia o ATI, che potrete reinstallare come avete fatto in precedenza (in genere con EnvyNG).
E poi installiamo l'occorrente:
sudo apt-get install ubuntustudio-audio ubuntustudio-audio-plugins lmms hydrogen-drumkits lingot rezound sweep fluid-soundfont-gs ams csladspa csound-gui csound-utils
Fra le tante cose che installa, troverete:
- Rosegarden è l'equivalente di Cubase, di Cakewalk, di Sonar, di Finale... È anche più potente e configurabile, ed è gratis.
- Ardour è uno studio di registrazione, molto molto potente.
- Audacity è un ottimo editor audio, disponibile anche per Windows
- Sweep è un altro editor audio, non multitraccia, può far comodo perché è molto semplice.
- Rezound è un altro editor audio non multitraccia, semplicissimo e coloratissimo, vede tutti i plugin. Io lo metto come default per l'edit delle tracce audio di Rosegarden.
- Qsynth è un programma che permette di prendere dei suoni di strumenti e di usarli con effetti e volumi, trasformando un file di suoni di strumenti musicali in un modulo rack emulato via software. In sostanza vi fa le veci del mio Korg. Anche se avete un modulo rack o una tastiera fichissima piena di suoni, installate lo stesso Qsynth, è sempre utile, e poi non fa solo quello, fa anche mille altre cose strepitose.
- jackd è il cuore di tutto: è una patch bay in sostanza, cioè un programmino che vi mostra tutte le entrate e tutte le uscite dei programmi che avete caricato e della scheda sonora, che voi potete collegare graficamente. Cioè, è come uno scatolotto a cui collegare tutti i cavi provenienti dai vostri strumenti, con combinazioni da scienziato pazzo (Anzi da musicista pazzo): il sogno di ogni musicista...
- qjackctl è l'interfaccia grafica di jackd
- hexter è un VST, cioè l'imitazione software di un apparecchio che produce suoni particolari. In questo caso si tratta dell'imitazione perfetta del Yamaha DX7, quella mitica tastiera anni '80 che è diventata famosa per il suono di "The Final Countdown" degli Europe e di "Jump" dei Van Halen, ma in generale è una figata assurda averlo disponibile fra gli strumenti perché un po' tutta la musica degli anni '80 e inizio '90 ha usato i suoni di questa tastiera.
- xsynth-dssi è un altro VST, che vi imita una perfetta macchina da musica elettronica, proprio come i vecchi Moog, con centinaia di manopoline per sperimentare nuovi suoni, e un bel po' di suoni già fatti, tutti elettronicissimi. C'è anche un perfetto imitatore di theremin. Leggenda.
- Flac è un codec (compressione / decompressione audio), molto usato. Senza installarlo peraltro Rosegarden protesta all'avvio.
- lingot è un accordatore per la vostra chitarra
- Hydrogen è una drum machine che, in rigoroso linguaggio tecnico, spacca i culi.
- hydrogen-drumkits sono dei drumkit per hydrogen... che ve lo dico a fare?
- Jack-rack vi permette di rendere disponibili alcuni plugin audio. Sono simili ai dssi, però sono disponibili per tutte le applicazioni e non solo per Rosegarden
- caps è il re di questi plugin (detti LADSPA), perché è quello che vi simula anche in realtime ogni tipo di amplificatore e distorsore. Ci sono delle distorsioni valvolari da paura, e con un po' di pazienza potrete far suonare la vostra chitarra come se aveste un Vox AC-30 in stile Brit-pop o un Marshall da burino del metal.
- sox è un codec, serve a far partire Rosegarden.
- lmms è l'equivalente su Linux di FruitLoops su Windows (ma è gratis e open source).
- fluid-soundfont-gs è una banca di suoni.
Ci rimane solo un'ultima cosa da fare da shell, cioè scaricare e scompattare altri soundfonts oltre a quelli già installati, ossia i banchi di suoni di strumenti.
wget ftp://ftp.personalcopy.net/pub/Unison.sf2.gz
wget ftp://ftp.personalcopy.net/pub/PC51f.sf2.gz
gunzip Unison.sf2.gz
gunzip PC51f.sf2.gz
sudo mv Unison.sf2 /usr/share/sounds/sf2/
sudo mv PC51f.sf2 /usr/share/sounds/sf2/
A questo punto, siamo pronti, a meno che non abbiate una Sound Blaster e vogliate usare i suoi suonini per forza. In questo caso vi rimando alla postilla in fondo a questo articolo.
Ora siamo pronti a lavorare veramente. Tutto si trova sotto "Multimedia": prima di tutto lanciamo Jack Control e premiamo su "Setup". Con i parametri che vedete in figura a me funziona molto bene, ma siete liberi di provarne altri. Un consiglio: per questo e gli altri programmi impostate sempre la frequenza a 44100 se volete realizzare solo musica, ma se dovete realizzare cose che andranno sincronizzate a del video per finire in un DVD, usate in questo e in tutti gli altri programmi 48000.

Adesso lanciamo QSynth e premiamo su "Setup". La prima cosa da fare è dirgli dove sono i soundfonts. Li trovate tutti sotto /usr/share/sounds/sf2/
Potete mettere anche una lunga lista, lui userà solo il primo della lista:

Spostandoci negli altri settaggi avremo questa configurazione (occhio alla frequenza nel caso del video):


Già che ci siamo carichiamo anche Jack Rack, così mettiamo qualche bella distorsione da usare per la nostra chitarra:

Bene, possiamo caricare Rosegarden. Per configurare bene i nomi degli strumenti disponibili, per aggiungere e togliere tracce audio e MIDI, per caricare gli strumenti VST e dare i nomi degli strumenti prendendoli persino dai soundfonts, trovate tutte le istruzioni, chiarissime, qui:
http://rosegarden.sourceforge.net/tutorial/en/chapter-0.html
A questo punto possiamo anche premere su "Connect" in Jack e divertirci a collegare gli strumenti. Io in questo esempio ho collegato il microfono (Capture in alsa_pcm) a Jack Rack, cioè in sostanza ho detto di collegare la presa della mia scheda sonora (a cui è collegata la mia chitarra elettrica) all'ingresso di Jack Rack, dove c'è una serie di distorsioni, poi ho collegato l'uscita di Jack Rack all'ingresso di registrazione di Rosegarden e alle casse (per sentire in diretta cosa sto suonando). Inoltre ho anche connesso Qsynth alle casse (così sento i suoni delle tracce midi) e ovviamente l'uscita di Rosegarden alle casse per sentire il risultato finale. È solo un esempio, potevo fare tante altre cose: potevo mandare l'uscita record monitor di Rosegarden alle casse invece dell'uscita di Jack Rack, potevo far entrare nella scheda sonora l'uscita del mio Korg e collegarla direttamente alle casse o alla registrazione di Rosegarden per trasformare in file sonoro la base MIDI, eccetera eccetera. Le combinazioni sono infinite e sono tutte da provare.

La via più facile: Timidity
Se non vi piace QSynth, potete usare Timidity. Timidity fa finta di essere un modulo sonoro, come QSynth con i soundfonts, però non usa Jack e quindi vi occupa meno CPU. Togliendo molti effetti quindi può farvi gracchiare meno il suono in computer con una CPU o una scheda sonora molto scarsa.
Timidity inoltre è la migliore soluzione per chi non vuole registrare, per chi usa l'audio solo per ascoltare file midi o per fare del karaoke.
Una soluzione ancora migliore, se avete una Sound Blaster, è quella di caricare i suoni direttamente nella scheda: vedi l'ultimo paragrafo di questo articolo.
Per installare Timidity basta il solito:
sudo apt-get install timidity
Vi installa anche "freepats", che sono in pratica dei soundfont. Poi modificheremo Timidity per fargli usare i soundfont che ci piacciono. Prima però installiamo un bel programma per il karaoke: il migliore è per Windows, è gratis, si chiama "Van Basco" e va benissimo anche su Linux, con Wine. Se non avete ancora installato wine fatelo con il solito metodo:
sudo apt-get install wine
Poi scaricate Van Basco da qua:
http://www.vanbasco.com/download.html
Installatelo come si fa con Windows, facendoci doppio clic sopra (o tasto destro, "Apri con Wine").
Il programma parte da solo. Cliccate col destro su una parte libera della finestra del player, e scegliete "impostazioni". Al posto di "MIDI-MAPPER" mettete il primo "Timidity" della lista e fate OK.
Ascoltate il pezzo: se sentite tutto bene e i suoni vi piacciono, potete finire di leggere questa guida. Se invece volete dei suoni migliori o se sentite gracchiare o rallentare, continuate a leggere.
Per avere dei suoni migliori potete usare QSynth: se lo lanciate infatti, vedrete che oltre a "Timidity" nella lista di periferiche MIDI Van Basco vedrà anche "Fluidsynth", che è l'uscita di QSynth.
Oppure, potete dire a Timidity di usare i SoundFonts che vi piacciono di più. Per far questo aprite il file timidity.cfg:
sudo gedit /etc/timidity/timidity.cfg
Commentate la riga "source /etc/timidity/freepats.cfg" e aggiungete il path e il nome dei soundfont che volete usare, in modo che alla fine, per esempio coi nostri soundfonts PersonalCopy, la parte finale diventi:
# Disabling some of the Midi Controls can help with the CPU usage a lot.
# The same goes to the VLPF, sample anti-aliasing and effects such as
# reverb and chorus
# By default, try to use the instrument patches from freepats:
#source /etc/timidity/freepats.cfg
soundfont /usr/share/sounds/sf2/PC51f.sf2
Ovviamente cambiate PC51f.sf2 con il soundfont che vi piace di più, fra quelli che abbiamo visto prima.
Salvate, e poi riavviate Timidity:
sudo /etc/init.d/timidity restart
E ascoltate la canzoncina con i nuovi suoni.
Infine, vediamo di cambiare Timidity per le CPU o le schede sonore poco efficienti. Se sentite rallentamenti o rumoracci durante la riproduzione, riaprite il file di prima:
sudo gedit /etc/timidity/timidity.cfg
Vedete che c'è una sezione di cose da attivare se avete una CPU scarsa. Il campionamento, gli effetti, eccetera. Provate a disabilitare qualcosa (togliete il "#" alla riga), salvate il file e riavviate Timidity:
sudo /etc/init.d/timidity restart
Ascoltate e decidete se il rapporto fra qualità ed efficienza è buono. Se non lo è, disabilitate qualcos'altro, e via dicendo.
Postilla, solo per chi ha la Sound Blaster:
Chi ha la Sound Blaster (almeno 128) può installare alcuni soundfont direttamente nella memoria della scheda sonora, senza passare per Jack e Qsynth. Bisogna prima installare asfxload:
sudo apt-get install awesfx
Se volete usarli basta aprire la console e scrivere:
asfxload /usr/share/sounds/sf2/
nome_del_soundfontOppure se volete averli sempre automaticamente disponibili in Rosegarden andate nelle impostazioni e cliccate "Carica sound fonts all'avvio", mettete
asfxload
come comando e /usr/share/sounds/sf2/
nome_del_soundfontPer esempio:
asfxload /usr/share/sounds/sf2/Unison.sf2
oppure:
asfxload /usr/share/sounds/sf2/PC51f.sf2
Non sognatevi di farlo con i fluid-soundfont perché sono enormi e ben oltre le capacità della vostra povera Sound Blaster.
Autore del tutorial: Senbee
http://senbee.blogspot.com
Licenza Creative Commons
martedì, giugno 24, 2008
OT: SpeedTest e altro
Metodo attendibile:
mettere in download simultaneo 2-3 files grossi da server veloci (es. distribuzioni linux), attendere qualche minuto che la velocita' (in KB/s) si stabilizzi. dopodiche' sommi i 3 valori ed il risultato lo moltiplichi per 8 ottenendo la capacità reale in downstream della tua ADSL espressa in Kbps.
Metodo empirico:
usare un acceleratore come DownThemAll (è un estensione per firefox) e scaricare una distro di Ubuntu dal server "fastbull". Verificare la velocita' in download.
venerdì, giugno 20, 2008
Comandi Essenziali
Gestione files e directory
ls mostra il contenuto della directory corrente
ls | more mostra il contenuto della directory corrente mettendo le pause di fine pagina
ls -a mostra il contenuto della directory corrente compresi i files nascosti
ls -l mostra il contenuto della directory corrente con altre informazioni
ls -F mostra il contenuto della directory corrente con i simboli indicanti il tipo di file o dir
ls dir[1234] corrisponde a “ls dir1 dir2 dir3 dir4″
ls dir* mostra il contenuto di tutte le directory che iniziano con la parola dir
mkdir dir crea la directory di nome dir
mkdir /dir crea la directory di nome dir sulla directory principale (radice)
pwd comunica quale sia la dir corrente (print working directory)
file dir mostra il contenuto della directory corrente e ne specifica il tipo di files
du dir mostra lo spazio su dir
tree dir mostra il contenuto della directory corrente in modo organizzato
rm -r dir rimuove la directory dir
rmdir dir rimuove la directory dir se e’ vuota
touch file crea il file di nome “file”
rm file cancella il file
cat file mostra il contenuto di un file
more file mostra il contenuto di un file
less file mostra il contenuto di un file
cp file1 dir copia file1 nella directory dir
cp file1 file2 copia file1 in file2
cp file1 /dir* copia file1 nelle directory, a partire dalla radice, che iniziano con il nome dir
mv file1 file2 muove file1 in file2 (puo’ essere usato per rinominare)
mv file1 dir muove file1 nella directory dir
echo file* mostra tutti i files che iniziano con il nome file
cat file1 file2 > file3 concatena file1 e file2 e li copia in file3
chmod +r file aggiunge il permesso in lettura al file (altri valori w x)
chmod -r file toglie il permesso in lettura al file (altri valori w x)
find /dir -name file -print cerca il file di nome file a partire dalla directory dir
find /dir -name *file -print cerca i file che terminano con la parola file a partire dalla directory dir
grep parola /dir cerca in tutti i file della directory dir (collocata nella radice) la parola parola
sudo halt spegnere comp
chmod è il comando che modifica i permessi mentre chmod opzione file o directory
chown cambia utente e gruppo
ls -al /dev/hd* quadro situazione hd
lshw -short per avere informazioni hardware
lsb_release -dc sapere distro
Comandi di archiviazione
tar zxfv file.tgz -C dir decomprime il file nella directory dir
gunzip file.gz decomprime file
convert ... passa da un formato grafico all’altro
sudo dpkg -i nomepacchetto
Comandi essenziali per l’amministratore di sistema
whoami comunica l’username con il quale siete entrati
logname comunica chi siete
passwd user cambia la password dell’utente user
users comunica gli utenti collegati
umask -s comunica la maschera dei permessi di default
umask 077 toglie tutti i permessi di default nella creazione di un file
sudo su root per diventare root
top mostra processi e relativo pid
df statistiche degli hdd può essere seguito da hd1 ad es
finger x info su det utente
ps info processi
file x info sul file
free spazio hard disk
df -h informazioni partizioni sistema
du spazio occupato da
exit termina sessione
sudo apci -V temperatura
File & Comandi di configurazione
lshw -businfo
xf86config configura X11k
SuperProbe trova il clock della scheda video
XF86Setup interfaccia X11 per configurare X11
nntp setta il server News
Smailconfig setta il server mail
sudo dpkg-reconfigure xserver-xorg x scheda video
lshw info sistema
lspci info pci –x relativo a ad x
alsamixer per audio e microfono
domenica, aprile 13, 2008
configurare modem dialup
giovedì, agosto 23, 2007
Formati non liberi: MP3
Ubuntu 6.06 LTS e successive
Installare il pacchetto gstreamer0.10-fluendo-mp3:
sudo apt-get install gstreamer0.10-fluendo-mp3
Kubuntu 6.06 e successive versioni
Installare il pacchetto libxine-extracodecs:
sudo apt-get install libxine-extracodecs
XFCE: Ascoltare mp3 con xfmedia
sources.list
[dapper]
------
deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu dapper main restricted
deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu dapper universe
deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu dapper multiverse
------
[edgy]
------
deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu edgy main restricted
deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu edgy universe
deb http://archive.ubuntu.com/ubuntu edgy multiverse
------
# sudo apt-get update
# sudo apt-get install libxine-extracodecs
martedì, agosto 14, 2007
Repositories
- Univers (mantenute dalla comunita')
- Main (Principali)
- Multivers (sw con copyright)
- Restricted (driver, codec, programmi propietari)
- Suorce code
- Third party (servers non ufficiali)
nano /etc/apt/suorce.list (attiva o disattiva le repositories da shell)
Aggiornare il DB dei pacchetti
sudo apt-get upgrade (aggiorna il SO con i nuovi pacchetti)